Labels

Sunday, March 30, 2008

Alitalia sta a Berlusconi come Alstom sta a Sarkozy

Inizio riportando un estratto da un articolo de "les Echos" più importante giornale economico Francese intitolato "Alitalia : Silvio Berlusconi poursuit sa campagne anti-Air France"
"En pleine campagne électorale, Berlusconi s'est emparé de l'affaire Alitalia, se posant comme le défenseur de l'"italianité" de la compagnie et avertissant qu'il dirait non à Air France s'il redevient chef du gouvernement."
Quando il presidente Sarkozy era giovane ministro dell'Economia, in barba alle norme europee, di fronte alla crisi di liquidità e con il rischio di fallimento di ALSTOM, fece di tutto per trattenerla in mani Francesi.
Alstom é partecipata da Siemens, che viste le condizioni in cui versava la società francese era ben pronta a rilevarla...ma alla fine non fu così. Oggi Alstom é molto migliorata e ha vinto tantissime sfide sia industriali che commerciali. Una di queste é quella sulla nuova versione del TGV.
L'unico cliente attuale é il consorzio Montezemolo-Della Valle che vogliono sfruttare commercialmente la direttrice Roma Milano sulla TAV.
Mi sorprende che nessuno si sia insospettito di tale mossa. Il presidente di Confindustria compra presso una società francese un treno per sfruttare una tratta non ancora finita. Ma Fiat non produceva anche treni? E come mai invece di stimolare la crescita del cosidetto "sistema paese" ci si offre come topi di laboratorio ad una società straniera?
In Francia tutte le società strategiche saranno sempre protette nella loro Francesità (Sanofi, Suez, i siti dismessi da Airbus e da ArcelorMittal etc etc); da noi purtroppo vigerà il solito motto "Franza o Spagna purché se magna"...ma chi ci mangia su questi accordi? Ma come mai a sinistra c'é questa voglia di svendere Alitalia, primo operatore aereo su un mercato dai margini elevatissimi? E dove sono i nostri grandi imprenditori, non più capaci di rischiare e tanto meno d'intraprendere?

No comments: